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Il fondo del Sacco

«Il fondo del sacco» racconta la vita di Gori, un giovane del Vallemaggia abbagliato come molti all'inizio del secolo scorso dal sogno americano. Decide di lasciare tutto per cercar fortuna in California. La narrazione è affidata a ununica voce, quella di Gori, attraverso un parlato quotidiano che recupera la cultura e la lingua del popolo. Perché rileggerlo oggi? Perché non si può prescindere dal passato per vivere il presente e costruire il futuro. La vicenda del minchione Gori ci riguarda tutti e i luoghi reali descritti da Plinio Martini restituiscono una consapevolezza e un rispetto per le valli che abbiamo davanti agli occhi e che spesso diamo per scontati. Ma da cos’ è nato quel sacrificio? Che cosa spingeva quei giovani del secolo scorso ad amare e lavorare «nelle montagne più dirupate del mondo»? È un racconto di emigrazione, ma anche di illusioni, false speranza e amarezza, di amore e dolore incancellabili… und sacco pieno di fatiche da svuotare per liberarsene, forse, per continuare certamente quella ricerca di sé cominciata a ventanni con il primo viaggio da Cavergno alla California. Gori inizia il suo racconto dal ritorno a casa, dopo una vita vissuta in America a guadagnarsi il pane non senza aver passato un giorno privo di malinconia per la sua terra. Perché «il destino di un uomo è quello di affezionarsi anche alle ginestre se ci è nato, a un paese che non puoi neanche metterti giù con comodo in un prato, e già ti ritrovi una brancata di ricci nel sedere». Una storia scritta per vuotare un sacco appesantito dalla fatica di una vita, ma fatto anche di buono «perché a essere giusto devo dire che abbiamo avuto anche di quello».

Plinio Martini, di formazione maestro, è uno degli scrittori svizzero-italiani più noti del Novecento. Testimone di uno stile di vita che non sopravvivrà ai mutamenti sociali e territoriali degli anni Cinquanta e Sessanta, Plinio Martini era molto legato alla Vallemaggia e Cavergno, dove ha insegnato per tutta la vita.

Margherita Saltamacchia, attrice e regista, propone una lettura tagliente, come dire ironica e commovente nello stesso respiro. Daniele Dell’ Agnola l’accompagna con una fisarmonica fra un sorriso e un abbozzo.


«Das Recht auf Glück» (the pursuit of happiness) - dieser schillernde Lockruf schallt Anfang des letzten Jahrhunderts von Amerika nach Europa bis in die entlegensten Täler des Tessins. Viele Schweizer*innen entfliehen damals der bitteren Realität von Hungerstod und Elend und verlassen den kargen Alltag der Tessiner Berge, um im fernen Kalifornien ihr Glück zu versuchen und sich kraft ihrer Hände Arbeit das Leben verdienen zu können. Manche kommen zurück, andere bleiben für immer.

«Il fondo del sacco» von Plinio Martini ist die Geschichte von Gori, einem jungen Mann aus dem Maggiatal, der seine erste Liebe verlässt, seine Familie und Freund*innen, um dem Hunger und der Allgegenwärtigkeit des Todes den Rücken zu kehren und im fernen Amerika endlich Geld zu verdienen: «...es gibt auf der Welt Gott weiss wie viele Länder, wo man es leichter hat.»

Nach 20 Jahren kehrt Gori, geplagt von bitterem Heimweh und enttäuschten Hoffnungen, ins Maggiatal zurück und findet seine ehemalige Heimat sehr verändert vor. Maddalena ist tot, die Mutter krank und der Vater alt und gebrechlich. Gori muss schmerzhaft erkennen, dass die in der Ferne ersehnte Heimat ihm selbst fremd geworden ist.

«Il fondo del sacco» ist eine Geschichte der Auswanderung, der damit verbundenen Illusionen, der falschen Hoffnungen und der Bitterkeit, der unauslöschlichen Liebe und des Heimwehs, das nie vergeht.

«Wir waren eine Insel ausserhalb der Zeit, eine letzte Handvoll Mehl auf dem Grunde des Sackes - dal fondo del sacco.»

Nach einigen Lesungen in Form einer Recherche im Teatro Sociale Bellinzona im Oktober 2017 ist «Il fondo del sacco» zum 40. Todestag von Plinio Martini ein Theaterstück geworden, in dem die bekannte Tessiner Schauspielerin, Margherita Saltamacchia, eine Montage verschiedener Ausschnitte aus dem Werk aufführt, aber auch vorliest und dabei von Daniele Dell`Agnola einfühlsam auf dem Akkordeon begleitet wird. Plinio Martini, zeitlebens im Maggiatal als Lehrer tätig, berührt durch seine klare, schlichte Sprache, wenn er wirklichkeitsnah und mit von unterdrücktem Zorn vibrierendem Duktus das Leben der armen Bauern in seiner Heimat beschreibt.

Die Aufführung findet mit freundlicher Genehmigung durch den Limmat Verlag Zürich statt.

«Plinio Martini hat mit seinem Werk etwas vom Schönsten geschaffen, was die Literatur der italienischen Schweiz hervorgebracht hat.» Neue Zürcher Zeitung

Regie, Konzept und Spiel: Margherita Saltamacchia

Musik: Daniele Dell'Agnola

Licht: Paolo Battaglia und Marzio Picchetti

  • 90 Minuten, ohne Pause
  • Sprache: Italienisch
    Übertitel: Deutsch
  • CHF 35.–/ 15.–
  1. Tickets Mi, 19.02.2025
    19.30 Uhr
    «Parlando» Einführung um 19 Uhr in der Theaterbar
    «Parlando» Begegnung nach der Vorstellung in der Theaterbar
  2. Tickets Do, 20.02.2025
    19.30 Uhr
    «Parlando» Einführung um 19 Uhr in der Theaterbar